Non sono mai stata particolarmente precisa.

Non sono mai stata particolarmente organizzata.

Non sono mai stata una persona che programmava le cose con grande anticipo.

Anzi.

Distratta per natura e con la testa spesso impegnata ad inseguire i miei pensieri, ho sempre fatto parte di quella categoria di donne che deve svuotare la borsa sulla porta di casa per trovare le chiavi; mi hanno sempre un po’ infastidito quelli che quando faceva ancora freddo avevano già prenotato le vacanze estive e, ancora seduti sulla spiaggia, mi chiedevano che programmi avessi per Natale. A me, che preparavo le valigie un paio d’ore prima di partire qualunque fosse la mia destinazione e indipendentemente da quanto fosse lunga la vacanza.

Tutto questo prima.

Prima di avere una famiglia mia.

Poi, come dice una canzone che passava spesso alla radio qualche tempo fa, l’amore mi ha cambiato l’esistenza.

Perché, con il crescere della famiglia, cresce anche la complessità della vita quotidiana. Banale ma vero.

E come mi ha insegnato un vecchio maestro, quando la complessità aumenta tu concentrati sull’essenziale.

E allora, quale strategia adottare per far girare bene la vita quotidiana quando il numero dei componenti della famiglia aumenta, la casa e le vacanze, la spesa, i viaggi?

Come organizzarsi per partire in leggerezza per i weekend sulla neve e quelli in riva al mare, senza farsi prendere dall’ansia dell’organizzazione, quando per partire non bastano più due zaini in spalla, senza rischiare di dimenticare qualcosa di fondamentale?

Credo che ognuno debba trovare la sua soluzione, il suo sistema magico, il suo ritmo.

Io ho trovato la mia pace nelle liste.

Meravigliose e magiche liste.

Se fare liste è una prerogativa delle donne lo è ancora di più delle mamme.

Chi ne sa più di me dice che lo scrivere elenchi ha ottimi effetti da un punto di vista psicologico: tiene sotto controllo l’ansia, aumenta l’autostima, concretizza i pensieri, permette di aumentare il tempo libero.

Mica poco. E allora, avanti tutta!

Non esistono regole per stilare liste efficaci, né credo si possano dare consigli in merito.

L’importante è trovare il proprio sistema, quello che funziona bene per noi e solo per noi.

C’è chi si affida alla tecnologia e annota tutto sul cellulare, chi scrive a mano sull’agenda, chi tappezza il frigorifero dei mitici bigliettini gialli, chi appunta solo parole per ricordare qualcosa, chi invece scrive elenchi davvero dettagliatissimi.

Insomma, ad ognuno la sua.

Sempre chi ne sa più di me dice che, se ci si prende troppo gusto, si rischia di diventare dei maniaci delle liste, incapaci di vivere senza.

Secondo me le mamme sono sempre capaci di mantenersi nel giusto mezzo, di farsi aiutare dalle magiche liste, senza perdere il gusto dell’improvvisazione, dell’imprevisto che scompagina le cose, della magia di qualcosa che non era stato programmato.

Secondo me le mamme ne sono sempre capaci, forse perché imparano dai loro bambini?

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