Ci sono parole che, quando si diventa genitori, prendono nuovi e preziosi significati e cominciano ad essere il filo rosso dei nostri pensieri.

Sono le parole dei genitori, quelle che ci fanno da bussola nel nostro quotidiano navigare a vista.

Che bellezza quando possiamo condividerle, come un sentire comune, con altri genitori, quando possiamo, come si dice, “fare rete”. Perché se la solitudine è fedele compagna delle mamme, soprattutto quando i figli sono molto piccoli, la condivisione è davvero preziosa.

Ed è questo lo spirito di “Faccio Quello che Posso”, il libro di Alessandra Spada ed. Giunti Demetra.

Un vocabolario dei genitori, garbato e intelligente, in cui l’autrice racconta, con sensibilità e cuore, ironia e leggerezza, la sua esperienza di mamma, attraverso le parole della vita familiare.

Moltissimi sono gli spunti di riflessione per mamme e papà che hanno voglia di crescere ogni giorno insieme ai loro bambini e che credono nell’importanza di scrivere e riscrivere insieme a loro le regole della propria famiglia.

Molte e belle sono le citazioni che accompagnano i pensieri dell’autrice, da Irene Bernardini a Daniele Novara, da Elena Rosci a Daniel Goleman, che vanno a far parte della bibliografia suggerita a quelle mamme e a quei papà che trovano conforto e ispirazione in preziose letture.

Tante sono le parole che ci faranno pensare, sorridere, commuovere, quelle in cui ritroveremo qualcosa di noi, quelle che allargheranno il nostro orizzonte, quelle da cui impareremo qualcosa di nuovo e quelle che ci faranno mettere in discussione.

Da quelle che disegnano la nostra quotidianità come nonni, ciuccio, asilo nido, vasino, cacca, pediatra, buio, perché?,puzza e tante altre, che leggeremo con curiosità e tenerezza; a quelle come empatia, autonomia, intelligenze, consapevolezza, che allargheranno il cuore di chi crede che non debbano mai mancare quando si cresce un bambino; a quelle che il nostro cervello non vorrebbe mai nemmeno pensare, come lutto perinatale o pedofilia, ma davanti alle quali i genitori non possono proprio chiudere gli occhi.

Un libro da leggere tutto d’un fiato e poi da rileggere ogni tanto, cercando la parola che ci manca, quella che ci serve in quel momento, quella che abbiamo bisogno di condividere, quella che ci fa piacere rileggere.

E se, per caso, dovesse mancare una parola o volessimo aggiungere la nostra al racconto, basta andare sul sito www.faccioquellocheposso.com per scoprire come continuare a fare rete, ogni giorno.

Un pensiero su “Il dizionario dei genitori

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